Critica di Carlo Franza de Il Giornale

Critica di Carlo Franza de Il Giornale

“Carpi ha composto la sua sinfonia pittorica dello spettacolo naturale, con acquerelli, disegni, oli, di ogni formato, nature morte, fiori, giardini e sedie, vasi di fiori […] tante tele di Luigi Carpi si aprono alla consonante lettura dei poeti”

Scrive Carlo Franza nel testo: “Una intima coerenza lega i diversi soggetti e i diversi modi espressivi, messi in atto attraversi i tempi, con un intatto stupore di fronte alla vita, nei suoi aspetti di sorgiva bellezza o di macerata, stratificata, maturità. Una intera vita quella di Luigi Carpi spesa al servizio della pittura, cui è stato ossessivamente fedele, ed amata fino allo spasimo. Per anni, dopo il nobile apprendistato alla scuola di Aldo Raimondi, Carpi ha composto la sua sinfonia pittorica dello spettacolo naturale, con acquerelli, disegni, oli, di ogni formato, nature morte, fiori, giardini e sedie, vasi di fiori, scorci di ville, il suo studio, gli interni borghesi, e mille altro. L’eterna vita del mondo, il quotidiano, il tempo che avvolge le cose, gli eventi sempre diversi e sempre uguali del tempo e dello spazio. Certo, è una pittura inconfondibile, aristocratica, nobile, borghese, colta sull’immagine ottocentesca, preziosa e italiana, che ha trovato consistenza nella prima metà del Novecento in una scoperta vibrazione lirica tra persone, oggetti e ambienti del suo vissuto. Ma il colore usato con una cristallina brillantezza e con una diretta vitalità, fissa le immagini in una sensorialità silenziosa, accesa e meditante. Queste opere, le tante tele di Luigi Carpi si aprono alla consonante lettura dei poeti. Preziosità e poesia della pittura sono immerse nei modi espressivi di Carpi, con la forma scandita, il colore soggettivizzato dall’immaginazione come energia essenzialmente pregnante, una evocazione di immagini impresse nel sentimento più antico e nella cultura borghese che scava nella storia dell’artista, privata e pubblica. La pittura di Luigi Carpi è ancora tremendamente presente nel panorama italiano e nordico, capace di dettare ed esprimere nel terzo millennio la ricercatezza del paesaggio esterno e interno, di oggetti e soggetti che comunicano una bellezza senza pari, con un discorso tenace e una estetica immersa in una sempre più forte componente emotiva, controllata e silente, e ancora capace di movimentare slanci, ansie e trepidazioni, a rendere ancora plausibile l’idea di pittura, l’idea dell’uomo e l’idea della vita”.

Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea italiano. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, già Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana, collabora con altre prestigiose università sia italiane che estere, tra cui l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, e l'Università di New York. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale”, e poi a “Libero”, è stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendo una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Ha vinto numerosi premi per il giornalismo e la critica d'arte nel corso degli anni, tra cui il Premio Cortina, il Premio Saint Vincent, e altri. Nel 2020, è stato riconosciuto come Protagonista della Cultura.

Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo (CC BY-NC-SA 3.0 IT)

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