Luigi Carpi

Luigi Carpi

Parma, 1915-07-28 - Parma, 2004-01-30

Luigi Carpi nacque a Parma il 28 luglio 1915, da Emerenzio Carpi ed Elvira Pizzorni. Frequentò l’Istituto d’Arte di Parma “Paolo Toschi”, avendo come maestri, tra gli altri, i professori Paolo Baratta e Aldo Raimondi. Quest'ultimo lo fece appassionare alla tecnica della pittura ad acquerelli. Dopo essersi diplomato in scenografia, frequenta l’Accademia di Brera a Milano. Chiamato alle armi, fu costretto ad abbandonare l’accademia e a prestare in servizio in Calabria, nella località di San Giovanni. In questo periodo partecipò anche a un concorso per la creazione del manifesto della fabbrica d’armi del Regio Esercito, vincendolo.



Luigi Carpi, Foto Tosi Parma.
Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

Finita la guerra, divenne consigliere del 1° Sindacato Artistico, e consigliere della fondazione dell’UCAI di Parma, insieme al mons. Marocchi, Milli e altri, carica che terrà fino al 1992. Per far fronte alla crisi del settore dell’arte nel dopoguerra, Carpi decise di trovare una una sistemazione alternativa, lavorando in banca, ma continuando comunque a dipingere e a partecipare a mostre collettive, ottenendo apprezzamenti e lusinghieri successi di critica. Ma è a partire dal 1970 che Carpi si dedicò completamente alla pittura, sia dipingendo quadri a olio sia usando la tecnica dell’acquerello, appresa dall’illustre prof. Aldo Raimondi. Ed è proprio a questo periodo che appartiene la sua maggiore produzione artistica, partecipò infatti a molte mostre, sia personali sia collettive, ottenendo sempre numerosi consensi. Dall'animo riservato e introverso, condusse una vita al di fuori dei riflettori, preferendo allestire mostre locali e insegnando la tecnica dell'acquerello a un numero riservato di amici e conoscenti. Nel 1975, su invito dell’allora sindaco di Traversetolo Agresti, ha collaborato ad allestire e ordinare il nascente Museo Brozzi e varie altre mostre di Brozzi sia a Traversetolo sia al Vittoriale a Gardone Riviera. Luigi Carpi continuò a dipingere e a diffondere la tecnica dell'acquerello fino alla sua scomparsa, avvenuta il 30 gennaio 2004. Del suo lavoro hanno scritto Tiziano Marcheselli, Marco Pellegri, Stefania Provinciali e Carlo Franza (2023).

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Opere con tecnica Acquerello (73)



Opere con tecnica Olio su tela (68)



Opere con tecnica Olio su tavola (112)